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from Act I, Scene 2 of the Italian opera L'Elisir d'Amore by Gaetano Donizetti
Libretto: Felice Romani

Role: Doctor Dulcamara, a quack physician
Voice Part: bass       Fach: buffo bass
Setting: The village square of an Italian village, 19th century
Synopsis: Entering into the village square, the quack Dulcamara introduces himself and proceeds to comically hawk his amazing potions to the crowd, offering them to the villagers for "discount" prices.
Range: Tessitura:
A2 - E4E3 - E4
Translations/Aria Texts:
Libretto entered by G. Christen (added 1997-04-06)
Udite, udite, o rustici, Dulcamara's aria from L'Elisir d'Amore

Udite, udite, o rustici 
attenti non fiatate. 

Io già suppongo e immagino 
che al par di me sappiate 
ch'io sono quel gran medico, 
dottore enciclopedico 
chiamato Dulcamara, 
la cui virtù preclara 
e i portenti infiniti 
son noti in tutto il mondo... e in altri siti. 
Benefattor degli uomini, 
riparator dei mali, 
in pochi giorni io sgombero 
io spazzo gli spedali, 
e la salute a vendere 
per tutto il mondo io vo. 
Compratela, compratela, 
per poco io ve la do. 
È questo l'odontalgico 
mirabile liquore, 
dei topi e delle cimici 
possente distruttore, 
i cui certificati 
autentici, bollati 
toccar vedere e leggere 
a ciaschedun farò. 
Per questo mio specifico, 
simpatico mirifico, 
un uom, settuagenario 
e valetudinario, 
nonno di dieci bamboli 
ancora diventò. 
Per questo Tocca e sana 
in breve settimana 
più d'un afflitto giovine 
di piangere cessò. 

O voi, matrone rigide, 
ringiovanir bramate? 
Le vostre rughe incomode 
con esso cancellate. 
Volete voi, donzelle, 
ben liscia aver la pelle? 
Voi, giovani galanti, 
per sempre avere amanti? 
Comprate il mio specifico, 
per poco io ve lo do. 
Ei move i paralitici, 
spedisce gli apopletici, 
gli asmatici, gli asfitici, 
gl'isterici, i diabetici, 
guarisce timpanitidi, 
e scrofole e rachitidi, 
e fino il mal di fegato, 
che in moda diventò. 
Comprate il mio specifico, 
per poco io ve lo do. 
L'ho portato per la posta 
da lontano mille miglia 
mi direte: quanto costa? 
quanto vale la bottiglia? 
Cento scudi?... Trenta?... Venti? 
No... nessuno si sgomenti. 
Per provarvi il mio contento 
di sì amico accoglimento, 
io vi voglio, o buona gente, 
uno scudo regalar. 
 
Ecco qua: così stupendo, 
sì balsamico elisire 
tutta Europa sa ch'io vendo 
niente men di dieci lire: 
ma siccome è pur palese 
ch'io son nato nel paese, 
per tre lire a voi lo cedo, 
sol tre lire a voi richiedo: 
così chiaro è come il sole, 
che a ciascuno, che lo vuole, 
uno scudo bello e netto 
in saccoccia io faccio entrar. 
Ah! di patria il dolce affetto 
gran miracoli può far.
Sounds:
MIDI version by Giovanni Borello. Notes: with chorus
MIDI version by Giovanni Borello. Notes: without chorus
Sheet Music/Scores:
none
Recordings:
none
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