Sia qualunque delle figlie, Don Magnifico's aria from La Cenerentola Sia qualunque delle figlie, Che fra poco andrà sul trono, Ah! non lasci, in abbandono un magnifico papà, Già mi par che questo e quello conficcandomi a un cantone, E cavandosi il cappello, incominci : Sior Barone, alla figlia sua reale porterebbe un memoriale? Prenda : per la cioccolata, e una doppia ben coniata Faccia intanto scivolar. Io rispondo : eh sì, vedremo. Già è di peso? Parleremo. Da palazzo può passar sì Mi rivolto, e vezzosettà, tutta odori e tutta unguenti, Mi s'inchina una cuffietta fra sospiri e complimenti : Baroncino, si ricordi quell'affare. E già m'intende...senza argento parla ai sordi. La manina alquanto stende, fa una piasta sdrucciolar, Io galante : occhietti bei! Ah per voi che non farei! Io vi voglio contentar! Mi risveglio a mezzogiorno : suono appena il campanello, Che mi vedo al letto intorno Supplichevo le drappello : questo cerca protezione : Quello ha torto e vuol ragione : Chi vorrebbe un impieguccio, chi una cattedra ed è un ciuccio : Chi l'appalto delle siplle, chi la pesca dell'anguille, Ed intanto in ogni lato Sarò zeppo e contornato di memorie e petizioni, Di galline, di storioni, di bottiglie, di broccati, di candele e marinati, Di ciambelle e pasticcetti, di canditi e di confetti, Di piastroni, di dobloni, di vaniglia e di caffè, D'ogni lato sono zeppo Basta, basta, basta... Non portate, terminate, ve n'andate? Basta in carità! Serro l'uscio a catenaccio, serro l'uscio a catenaccio : Importuni, seccatori, fuori, fuori, via di qua.